Sono passati pochi anni da quando Marco Mengoni si è affacciato per la prima volta sulla scena nazionale.
Lo ricordate? Era l’autunno del 2009 e su Rai 2 stava andando in onda la terza edizione di X Factor, allora ancora condotto da Francesco Facchinetti.
Mengoni trionfò nel novembre di quell’anno, davanti a Giuliano Rassu e Yavanna, interpreti che purtroppo non hanno avuto molta fortuna dopo la trasmissione.
Tutto il contrario di quello che è avvenuto a Marco Mengoni, che invece quel palcoscenico ha saputo sfruttarlo al meglio. Tempo qualche mese, e nel 2010 ha dato il via alla propria carriera con la Sony, in cui ha bruciato le tappe a suon di piazzamenti in classifica.
Oggi, dopo anche un primo e un terzo posto al Festival di Sanremo, Mengoni è uno dei big della canzone italiana. E la sua musica, come vedremo, comincia ad avere sempre più una dimensione internazionale. Ma quali sono le sue canzoni più belle? Noi ne abbiamo scelte cinque.
Come detto, il 2010 è stato l’anno in cui la stella di Marco Mengoni ha cominciato per la prima volta a brillare. Dopo la partecipazione a X Factor, infatti, il cantante viterbese ha iniziato a sfornare le sue prime canzoni e i suoi primi dischi, che hanno ottenuto subito un grande riscontro presso il pubblico.
L’esordio discografico è arrivato in realtà con un EP, Dove si vola, uscito già a dicembre 2009 con dentro 7 canzoni, 5 delle quali cover. Si trattava, ovviamente, di un primo lavoro che doveva sfruttare il traino del talent show della Rai, e infatti riuscì ad arrivare al nono posto nella classifica italiana.
Appena due mesi dopo, nel febbraio 2010, uscì il secondo EP, Re matto, lanciato in corrispondenza della prima partecipazione di Mengoni a Sanremo. I brani erano ancora 7, ma stavolta tutti scritti da Marco assieme ai suoi collaboratori. Ormai con un repertorio abbastanza corposo, dopo la partecipazione al Festival il cantante laziale era quindi pronto per il suo primo giro di concerti. Intitolata Re matto tour, la tournée partì all’inizio del maggio 2010, facendo registrare cifre da record.
A ottobre, dopo un’estate intensissima, la casa discografica decise di coronare quella stagione di crescita con un live. Cosa non certo consueta, perché Mengoni risulta così forse l’unico cantante ad aver pubblicato prima un live e solo dopo un album tradizionale di studio. Ma tant’è: il vincitore di X Factor è una forza della natura e di certo non deve rendere conto alle regole non scritte dello show business.
All’interno di quel Re matto live – tra l’altro numero 1 della classifica italiana – e del precedente Re matto c’era un brano che divenne presto singolo. Si trattava di In un giorno qualunque, scritto dallo stesso Mengoni insieme a Pietro Calabrese. Una delle migliori canzoni della sua carriera.
Come detto, Mengoni coronò la sua straordinaria stagione 2009/10 partecipando anche al Festival di Sanremo, con il brano Credimi ancora. La canzone si piazzò al terzo posto, superata di pochi voti da Valerio Scanu (con Per tutte le volte che…) e la strana coppia formata da Pupo ed Emanuele Filiberto di Savoia.
Due anni dopo, nel 2012, Mengoni provò a ripresentarsi, ma fu escluso nella fase preliminare. Assieme a lui tra i bocciati c’erano altri pezzi da novanta e habitué del Festival come Morgan, Anna Oxa, Povia, Fabio Concato, i Subsonica e Toto Cutugno. Il cantante laziale comunque si rifece l’anno dopo, quando si presentò all’edizione 2013 del Festival di Sanremo, stavolta senza problemi.
Le canzoni che portò sul palco dell’Ariston erano, secondo la formula voluta dagli organizzatori, due. Da un lato Bellissimo, scritta per lui da Gianna Nannini assieme a Luigi De Crescenzo e Davide Tagliapietra. Dall’altro L’essenziale, firmata invece assieme a Roberto Casalino e Francesco De Benedittis, che eliminò (anche se di misura) l’altro pezzo e poté proseguire la sua corsa.
Fu un trionfo quasi annunciato. Già alla terza serata, quando il televoto iniziava a contare per la vittoria finale, Mengoni riuscì ad accaparrarsi addirittura il 25% abbondante della scelta popolare. Anche se la giuria di qualità gli preferì il bel pezzo di Elio e le storie tese, nella finale a tre comunque sbaragliò tutti, portandosi a casa il Festival.
La canzone uscì poi come singolo, accompagnata anche da un videoclip che si aggiudicò il Premio Roma. Inoltre Marco Mengoni ha portato il pezzo anche all’Eurovision Song Contest che nel 2013 si è tenuto in Svezia, arrivando settimo ma aggiudicandosi il premio per la miglior canzone.
Il 2010 è stato l’anno in cui Marco Mengoni ha cominciato a farsi conoscere. Il 2013 quello in cui è diventato uno dei principali cantanti italiani. Il 2015, infine, è stato l’anno dell’invasione. Contravvenendo a tutte le regole dell’industria discografica, l’artista ha fatto uscire ben due album di inediti nello stesso anno solare, riuscendo a farli arrivare entrambi in vetta alla classifica e a portarli al triplo disco di platino.
Ad anticipare quella scorpacciata di brani ci pensò, nel novembre 2014, il primo singolo estratto da Parole in circolo, Guerriero. La canzone, scritta da Mengoni assieme a Fortunato Zampaglione (con la produzione di Michele Canova Iorfida), ha battuto tutti i record del cantante laziale, piazzandosi in testa alle classifiche dell’airplay radiofonico, dello streaming via internet e dello scaricamento digitale.
D’altronde il brano è caratterizzato da una grande forza, sia musicale che d’interpretazione. Segno di una nuova maturità raggiunta dal cantante, ma anche di una dimensione allo stesso tempo autoriale e internazionale. Anche in questo caso è stato realizzato un bel videoclip, diretto da Cosimo Alemà con la collaborazione dello stesso Mengoni.
All’interno di Parole in circolo non c’era solo Guerriero. Varie erano infatti le canzoni degne di nota, come ad esempio Esseri umani e Io ti aspetto. Proprio quest’ultimo brano divenne il terzo singolo estratto, uscito il 29 maggio del 2015. Cioè in prossimità dell’estate, con l’evidente intento di farne un tormentone della stagione calda.
In effetti, il pezzo scritto da Mengoni assieme a Ermal Meta e Dario Faini è fatto apposta per essere ballato. Arrangiato strizzando l’occhio alla dance pop, segna una piccola svolta nella carriera di Mengoni, che in maniera più decisa cerca di esplorare la contaminazione e i ritmi stranieri. Il brano è stato, non a caso, remixato in varie versioni, con la collaborazione anche di DJ Ross e Tommy Vee.
L’altro disco datato 2015 è stato Le cose che non ho, uscito a dicembre. Un disco ben accolto dal pubblico ma anche dalla critica, che continua a vedere nei lavori di Mengoni una costante crescita, sia a livello di scrittura che di interpretazione. Prova ne è anche Ti ho voluto bene veramente, il primo singolo, lanciato in anticipo a metà ottobre.
Scritto da Marco Mengoni assieme a Fortunato Zampaglione, il pezzo ha raggiunto come al solito la prima posizione della classifica italiana. È inoltre arrivato anche il triplo disco di platino, visto che il singolo ha superato le 150mila copie vendute.
Oltre al titolo, particolarmente impostante è però qui una frase: «Così sono partito per un lungo viaggio». Una frase che non è solo un passaggio significativo del testo, ma è anche il titolo del cortometraggio che – nelle intenzioni di Mengoni e dei registi Niccolò Celaia e Antonio Usbergo – collega e collegherà vari videoclip, a partire proprio da quello di Ti ho voluto bene veramente. Si parte dall’Islanda, con un’interpretazione di Mengoni tra l’altro particolarmente riuscita.